PER FARE, COMUNICARE & RIFLETTERE

DIARIO DI BORDO | Periodicamente si fa fare ai bambini il resoconto delle esperienze vissute a scuola, per dare la possibilità di riflettere sul perché delle cose. Elaborare il “fare” attraverso la conversazione con l’aiuto di disegni e immagini per acquisire maggiore consapevolezza delle varie attività svolte a scuola.

PROGETTI CHE ARRICCHISCONO L’OFFERTA FORMATIVA

ACCOGLIENZA | La scuola, per accogliere i nuovi iscritti, si adopera affinché, sin dai primi giorni, i bambini vivano un ambiente stimolante, ricco e vario, in cui siano presenti situazioni che li possano incuriosire, interessare, divertire e che creino una sorta di memoria episodica di grande valore emotivo che permetta loro di pensare con piacere al ritorno in questo luogo. Le prime mattinate di frequenza vengono dedicate alla conoscenza tra insegnante e bambini che devono iniziare ad instaurare un rapporto di fiducia reciproca e tra bambini stessi attraverso giochi di socializzazione. Nel contempo viene lasciata la possibilità di esplorare, liberamente e attraverso attività strutturate, la sezione ed il materiale didattico a disposizione, diviso nei vari angoli. L’insegnante è un punto di riferimento affettivo, interviene per coccolare i bambini in crisi, nel caso vi siano piccoli litigi, per animare il gioco e per cominciare a concordare le regole di utilizzo dei materiali e degli spazi. In seguito vengono proposte attività finalizzate all’esplorazione ed alla conoscenza degli spazi della scuola e gradualmente le attività di routine che offrono grande supporto a livello organizzativo, ma costituiscono anche un’importante esperienza di apprendimento a livello psicologico e cognitivo. La ripetizione quotidiana di sequenze di azioni, infatti, rassicura, fornisce punti di riferimento, consente l’anticipazione degli eventi che accadranno, permettendo di orientarsi con maggior fiducia lungo la giornata.

TUTTI A NANNA | Il riposo pomeridiano è un momento che richiede particolare cura: oltre ad essere un’esigenza fisica sono presenti fattori che toccano la sfera emotiva, relazionale, simbolica ed immaginativa. Si tiene conto che il sonno pomeridiano va personalizzato in base ai ritmi ed ai tempi di ogni bambino: si ricorda ad ogni bambino che nello spazio riservato al riposo ci si rilassa, ci si può riposare con gli occhi aperti, oppure fare un pisolino. Il genitore gioca un ruolo decisivo nel preparare il bambino a questa esperienza nuova, con le parole, ma anche con gli oggetti che gli consente di portare a scuola (d’accordo con le insegnanti): la sua coperta, il suo cuscino, il suo pupazzo preferito, il suo ciuccio. Vengono predisposte condizioni favorevoli al riposo e al rilassamento creando penombra nella sala, collocando i lettini vicini a quelli dei compagni, raccontando fiabe, ascoltando musiche che favoriscono il rilassamento.

NELL’OFFERTA FORMATIVA SONO INCLUSI I CORSI EXTRA DIDATTICI
DI PSICOMOTRICITÀ, INGLESE E MUSICA

PSICOMOTRICITÀ | Scoprire/si, rilassarsi, incontrare, ascoltare, aspettare, per ri-trovare un tempo per una propria libertà di espressione corporea, tuffarsi, correre, mascherarsi, riposare. Per permettere tutto questo occorre collocarsi in uno spazio transazionale, protetto, circoscritto, dato dalla costruzione del dispositivo psicomotorio (organizzazione setting, spazio-tempo, materiale e degli oggetti). È il luogo dell’espressività psicomotoria: il bambino è ascoltato, è riconosciuto, il bambino parla di sé, gioca i suoi ruoli e la sua espressività cresce in rapporto alla fiducia e alla comprensione che riceve. Il bambino con il corpo e l’espressione corporea sperimenterà sé stesso e nel fare esperienza incontra l’altro, che si dà in uno sguardo, in un gesto, in parole e in movimenti. Il bambino così comunica il “suo essere al mondo”.

EDUCAZIONE RELIGIOSA | L’insegnamento della religione cattolica nella Scuola dell’Infanzia, offre occasioni per lo sviluppo integrale della personalità del bambino. La giornata scolastica inizia con un momento di raccoglimento e preghiera. Nella programmazione didattica è prevista due giorni a settimana l’attività IRC con e senza l’ausilio di libri e schede didattiche. Vengono insegnate ai bambini le preghiere, le poesie natalizie e pasquali a contenuto religioso. Vengono evidenziate tutte le festività dei Santi e i motivi per i quali sono ricordati. I bambini e i loro genitori, a loro volta, sono invitati a rispettare lo spirito della scuola cattolica e a collaborare, nei limiti delle proprie possibilità, alle iniziative di natura religiosa (partecipazione alle messe proposte dalla scuola, allestimento del presepe nel giardino della scuola visibile e apprezzato dall’intera comunità). Ogni momento della giornata dei bambini è caratterizzato da atteggiamenti volti a sviluppare un positivo senso di sé che li aiuteranno a sperimentare relazioni serene con gli altri. La figura di Gesù di Nazareth, come viene presentata nei Vangeli, come viene celebrata nelle feste cristiane sarà il fulcro attorno al quale verranno concentrate attività come il racconto, la riflessione e la drammatizzazione di alcuni brani relativi alla vita di Gesù, alle Parabole, per approfondire ed interiorizzare il messaggio evangelico. Importante sarà sviluppare il concetto di Chiesa come luogo di incontro della comunità cristiana, fondata sulla condivisione e sull’aiuto reciproco dei fedeli che la compongono.

MELOLEGGI | A scuola ci sono tantissimi momenti in cui “leggere un libro” diventa un momento molto importante. La lettura ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo ed è molto importante accendere l’interesse per i libri fin nella scuola dell’infanzia. L’intento è quello di far diventare la lettura una necessità primaria, un’abitudine, ma soprattutto un piacere. Attraverso la lettura vengono potenziate le abilità linguistiche, le conoscenze, l’ascolto, la comprensione.

CONTINUITÀ DIDATTICA | Con la realizzazione dei progetti per la continuità didattica, si intende promuovere in modo positivo il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro, consapevoli che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio “continuo” in cui ogni alunno possa trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo. Il passaggio scuola dell’infanzia – scuola primaria, così come il passaggio verso i diversi gradi della scuola, rappresenta per il bambino un momento delicato: in un nuovo ordine di scuola, egli, cambia il gruppo di amici, esce dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola, affronta nuovi sistemi relazionali, incontra nuove regole e nuove responsabilità, ed è naturale che il bambino abbia ansie e timori ma, fortunatamente è anche accompagnato da trepidazione, entusiasmo per il nuovo e desiderio di scoperta. Nella scuola primaria, il bambino continuerà la sua carriera scolastica dove proseguirà, amplierà, approfondirà competenze, abilità, conoscenze che ha iniziato ad acquisire alla scuola dell’infanzia.

LABORATORI

Il bambino può toccare con mano ciò che gli viene insegnato, impara “facendo”, un fare concreto legato ai materiali che vengono utilizzati. All’interno dell’aula/sezione, tutti i materiali vengono messi a portata dei bambini. Attraverso le esperienze concrete, il bambino è stimolato ad osservare, a ricercare soluzioni ai problemi, ad orientarsi ed organizzare il lavoro autonomamente. “Se ascolto dimentico, se guardo ricordo, se faccio imparo. (Baden Powel)

LABORATORIO DI INGLESE E LABORATORIO DI MUSICA
MANIPOLAZIONE – ARTISTICO CREATIVO – DRAMMATIZZAZIONE FIABE

MOMENTI DI FESTA

Nella nostra scuola i momenti di festa sono importanti ed attesi con trepidazione. Tutto diventa entusiasmante: addobbare la scuola, preparare i regalini per mamma e papà, imparare poesie, canzoni e balletti, preparare recite e spettacoli per le feste di Natale e di Fine Anno scolastico. La nostra scuola presenta particolare attenzione alla festa del Natale e della Pasqua cogliendone maggiormente il senso religioso e spirituale. L’Avvento e la Quaresima diventano momenti di riflessione e di preparazione condivisa anche con i bambini delle altre scuole cattoliche del coordinamento di rete.
I bambini sono abituati a far vedere i loro lavori giorno per giorno, ma preparare uno spettacolo richiede molto impegno e tantissime soddisfazioni. Le feste diventano un’occasione importante per poter dimostrare tutto ciò che un bambino ha acquisito, le abilità e le competenze raggiunte.

PROGRAMMAZIONE

Se chiediamo ad un bambino cosa sono le emozioni, ci guarderà e forse non saprà rispondere, anche se durante la giornata ne sperimenterà e ne vivrà moltissime. 
La scuola dell’infanzia è uno dei principali ambienti in cui il bambino costruisce la propria storia personale e sperimenta le relazioni con gli altri, proprio attraverso le emozioni e i primi sentimenti. Possiamo aiutare il bambino a riconoscere e a comprendere il proprio stato d’animo: metterlo in grado di capire le proprie reazioni, siano esse negative che positive. 
È importante riconoscere le proprie emozioni e imparare a controllarle, affinché i bambini crescano come persone equilibrate, in grado di comunicare ed esprimere ciò che sentono, mitigando reazioni negative che portano all’aggressività o situazioni frustranti di eccessiva vergogna. 
Parlare con i bambini di ciò che provano loro e di ciò che proviamo noi, li aiuta a capire che è normale essere tristi, arrabbiati, felici o spaventati. 

CONTENUTI 
Con questo progetto vogliamo aiutare i bambini a dare VOCE e NOME alle proprie emozioni, per essere capaci di comprendere e condividere anche quelle altrui. È indispensabile aiutare il bambino ad osservare, imparare a conoscere il proprio stato d’animo e acquisire la capacità di esprimersi con linguaggi diversi. 
Pertanto, intraprenderemo un percorso educativo che, partendo dall’osservazione di sé, aiuterà il bambino a riconoscere, elaborare, esprimere emozioni, cercare di raccontarle, disegnarle, colorarle, esprimerle nell’attività con tecniche diverse, nel gioco con il corpo e la musica. 

FINALITÀ 
✓ favorire l’esplorazione e l’elaborazione del mondo emozionale e relazionale
✓ consolidare la conoscenza di sé e delle proprie capacità
✓ favorire la conoscenza e l’espressione delle proprie emozioni e la comprensione di quelle
altrui
✓ riconoscere le differenze e valorizzarle come risorsa
✓ favorire la comprensione di strategie per gestire e risolvere conflitti